La mostra di fine corso nasce da un laboratorio nel quale il Visiting Professor, Giulio Paolini, ha condotto gli studenti a riflettere sulla natura della rappresentazione, sull'arte come spazio che non coincide con quello della vita ma anzi se ne separa attraverso una sottile quanto impenetrabile intercapedine. La Via Iibera evocata dal titolo indica le molteplici direzioni percorse dagli studenti a partire da queste ritlessioni, come molteplici sono i linguaggi utilizzati da ciascuno per dar forma alla ricerca elaborata durante il corso. Gli studenti provenivano infatti da nove paesi diversi e hanno portato a Como le loro differenti formazioni.

Gli artisti partecipanti erano: Pennacchio Argentato (Italia), Panagiotis Balomenos (Grecia), Sergio Breviario (Italia), David Casini (Italia), Alessandro Dal Pont (Italia), Colins Dibangtchou (Cameroon), Marina Fulgeri (Italia) Sebastiano Gazzato (Italia), Melanie Gilligan (Canada), Paolo Gonzato (Italia), Amala Hely (Francia), Teresa Iaria (Italia), Matthew Johnson (USA), Varsenik Khatlamajyan (Armenia), Michele Larose (Australia), Ivan Malerba (Italia), Concetta Modica (Francia), Cedric Noel (Francia), Benedetto Pietromarchi (Italia), Antonio Puleo(USA), Davide Rivalta (Italia), Pietro Roccasalva (Italia), Laura Santamaria (Italia), Simon Zabell (UK).