"La mostra di fine corso è stata quanto di più eclettico si potesse pensare sul piano stilistico: da una parrucca di capelli di nylon a un collage bianco che rappresentava l'Italia attraverso mille sagome di persone, e ancora una zona di sopravvivenza sopraelevata con "i miei dischi preferiti", una installazione con fotocopiatrice, uno sgocciolamento apparente di colore dagli affreschi della chiesa e dentro una sua nicchia sotterranea, un registratore con cuffia che emetteva la ricerca telefonica maniacale di un'omonima di Elsa Lopez, una serie di fogliettini gialli semplicemente appiccicati al portone con, peraltro, un notevole effetto decorativo, un altarino di cattivo gusto, un acquario tecnicamente perfetto ma senza spazio per i pesci, una composizione di cartoline souvenir installate dal cartolaio con suo dispetto e sospetto."
(Angela Vettese)

Gli artisti partecipanti erano: Elizabeth Aro (Argentina), Ignazio Bettua (Svizzera), Luca Bianco (Italia), Fabrice Cousin (Francia), Emilia Dissette (Italia), Michaela Drenhaus (Germania), Carsten Eggers (Germania), Anna Epis (Italia), Ivana Falconi (Svizzera), Francois Kohler (Svizzera), Luisa Lambri (Italia), Elsa Lopez (USA), Anyun Lu (Cina), Serenella Luparelli (Italia), Laura Matei (Romania), Eleonora Milesi (Italia), Mario Milizia (Italia), Isidora Nikolich (Serbia), Marta Pòcza (Ungheria), Denis Pernet (Svizzera), Paola Pivi (Italia), Cristina Poretti (Svizzera), Susanna Scarpa (Italia), Adrian Nikolaus Schiesser (Germania), Lorenzo Silvan (Italia), Andrea Sperni (Italia), Michela Veneziano (Italia), Susanne Wehmer (Germania).