Fondazione Antonio Ratti

Joan Jonas

Space Movement Time

CONFERENZA
12 Luglio 2007
FAR – Lungo Lario Trento

Ripercorrendo la sua carriera fin dalle prime performance con gli specchi, Joan Jonas illustra le tre componenti fondamentali del suo lavoro: tempo, spazio e movimento. Anche quando si affida all'installazione o al video, ogni suo lavoro comporta uno spazio che viene connotato da una presenza, e la cui definizione si modula attraverso il tempo. Insistendo sulla ritualità personale di ognuna delle sue azioni, afferma che il confronto con le culture altre e con i loro rituali è stato fondamentale per la loro articolazione, soprattutto nella misura in cui la portavano a riflettere sulla propria cultura di appartenenza. Non mancano riferimenti testuali e letterari, citati di volta in volta: dagli autori del postmodernismo al teatro Kabuki, dalla poetessa Hilda Doolittle allo sconfinato mondo del racconto popolare e dell’epica.

Joan Jonas (New York, 1936) vive e lavora a New York. Dagli anni Sessanta è considerata una figura centrale della sperimentazione nell’ambito della performance e della video arte. Il suo contributo è stato cruciale per lo sviluppo dell’arte contemporanea: dalla performance e video all’arte concettuale e al teatro. Nella sua lunga attività artistica Jonas esplora instancabilmente la soggettività femminile, utilizzando un complesso repertorio che comprende la gestualità, le autorappresentazioni e le immagini in movimento. La sua opera non è riconducibile ad alcun movimento artistico dominante e si contraddistingue per un percorso assolutamente singolare, al di fuori di ogni possibile categorizzazione. Sin dagli esordi l’artista ha iniziato a elaborare un linguaggio individuale, volto al continuo rinnovamento e alla traduzione tra i diversi media. La natura transitoria delle sue “azioni” e la varietà delle modalità espressive utilizzate – quali la performance, il video e l’installazione – creano un immaginario che pone al centro l’esperienza e la figura dell’artista.

Jonas ha ricevuto numerose onorificenze da varie istituzioni tra cui: The Guggenheim Foundation (1976) e The Rockefeller Foundation (1990) e riconoscimenti come il CAPS Award (1971 e 1974), il Deren Award dell’American Film Institute (1989) e l’Anonymous Was A Woman Award (1998). Sue mostre personali e performance si sono tenute allo Stedelijk Museum di Amsterdam (1994), al Queens Museum of Art di New York (2004), al Dia:Beacon, New York (2005), al Castello di Rivoli (2006) e al MACBA di Barcellona (2007). Ha partecipato alle più importanti mostre collettive degli ultimi trent’anni, fra cui la Biennale di Venezia nel 2009 e varie edizioni di Documenta, Kassel (1972, 1977, 1982, 1987, 2002, 2012). Nel 2015 ha rappresentato gli Stati Uniti alla 56. edizione della Biennale di Venezia. Joan Jonas è stata recentemente nominata Professor emerita presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston.

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