Fondazione Antonio Ratti

Roberto Sanesi

Il segno e la voce

CONFERENZA
21 Gennaio 1989
FAR – Lungo Lario Trento

Roberto Sanesi

Il segno e la voce

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Nella lezione tenuta durante il Corso Superiore di Disegno, Roberto Sanesi affronta il rapporto ambiguo tra segno e voce. Se infatti il codice-segno - che sia quello stabile della scrittura, che sia quello più libero delle arti visive - marca in modo immutabile il proprio supporto, la voce che ne scaturisce è molteplice e diversa quanto diverse sono le individualità a cui quella voce appartiene: i lettori di un libro, il pubblico di un quadro. Nello scarto fra collettivo e individuale, fra tracciato e impalpabile si gioca tutto il corpo della letteratura, della poesia, dell’arte. Partendo dalla sua esperienza di traduttore della grande letteratura anglosassone otto-novecentesca, alternando riflessioni personali alla lettura delle proprie opere, Sanesi tratteggia i contorni di questo corpo effimero, messo alle strette dalla domanda: cosa si traduce quando si traduce?


Roberto Sanesi (Milano 1930 – Milano 2001) è stato un critico d'arte, storico dell'arte, poeta e saggista italiano. La sua attività multiforme è stata caratterizzata fin da subito da un interesse per la traduzione della letteratura americana e anglosassone, per la critica letteraria e per l’arte contemporanea. La sua attenzione per il rapporto simbiotico tra parola e arte lo porta a fondare nel 1957 le Edizioni del Triangolo, casa editrice dedicata alla pubblicazione di poesie e disegni di artisti contemporanei. Collabora con diverse riviste, fra cui aut aut (testata fondata da Enzo Paci su cui Sanesi pubblica i primi saggi della sua carriera), Inventario, La Fiera Letteraria, L'Approdo, Il Verri, Poesia e critica e Origini. Ha tradotto poesie e opere di Dylan Thomas, Thomas Stearns Eliot, William Butler Yeats, Conrad Aiken, Christopher Marlowe, Hart Crane, Percy Bysshe Shelley, Archibald MacLeish, William Blake, John Milton, Lewis Carroll, William Shakespeare, Séamus Heaney, Harold Pinter, James Joyce, Vernon Watkins, Walt Whitman. Dal 1970 al 1975 è stato direttore artistico del "Centro internazionale delle arti e del costume" di Palazzo Grassi a Venezia. È stato autore di numerosissime opere in prosa e poesia e di diversi saggi. Tra i tanti: Il feroce equilibrio (1967), Alterego & altre ipotesi (1974), La cosa scritta (1981), La differenza (1988), Visible (1991) per la poesia, La polvere e il giaguaro (1972), Lettera seconda (1980) e Carte di Transito (1989) per la prosa e Dylan Thomas (1960), T.S. Eliot (1966), Byron (1966), Saggi sul linguaggio organico di Henry Moore (1977), Annotazioni sul linguaggio di Hans Richter (1978), La trasparenza dell'ombra (1995) per la saggistica.

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