Fondazione Antonio Ratti

Ibon Aranberri

Quaderno del campo

MOSTRA
11 Luglio–31 Ottobre 2024
FAR - Villa Sucota

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In occasione di Microclima Variabile, XXVIII edizione dello CSAV - Artists' Research Laboratory, il Visiting Artist Ibon Aranberri ha inaugurato la mostra personale Quaderno del campo.

Per la sua nuova personale Ibon Aranberri presenta un’opera che collega otto progetti realizzati degli ultimi due decenni attraverso un percorso che invita il visitatore a ricostruire l’ambiente originale. Attraverso un dialogo tra linguaggio scritto e visivo l’artista mostra una serie di didascalie con informazioni originali delle opere e una
ricostruzione grafica dell’opera nello spazio.

Ognuna delle opere è sostituita con una pianta proveniente dal parco di Villa Sucota, sede della Fondazione Antonio Ratti. Queste piante diventano il filo conduttore della mostra creando un legame con il contesto del giardino di Como.

In Quaderno del campo, Aranberri sfida il rapporto diretto e convenzionale tra opera, luogo e descrizione. Sostituendo l’opera con piante che crescono nel giardino circostante lo spazio espositivo, l’artista mette in evidenza come la definizione e la percezione di un’opera possano essere plasmate dal contesto e dalla descrizione
stessa. Cercando in un certo modo di trovare una radice dell’origine dell’opera.

Questa scelta di utilizzare piante come sostituto dell’opera invita a riflettere sul valore dell’oggetto artistico in sé rispetto al contesto e alla narrazione che lo circonda. Le piante, elementi vivi e in costante mutamento, sottolineano la fluidità e la transitorietà del significato attribuito alle opere d’arte. In questo modo, l’attenzione si sposta dall’oggetto fisico alla rete di relazioni e significati che lo circondano.

Aranberri propone un cambio di prospettiva, invitando il pubblico a considerare non solo l’oggetto artistico ma anche l’ecosistema di significati e contesti in cui è inserito. Questo approccio richiama la filosofia del biotopo artistico, dove ogni elemento è interconnesso e l’opera non può essere compresa appieno senza considerare il suo ambiente.

La mostra Quaderno del campo pone domande provocatorie sulla natura dell’arte e sul ruolo delle descrizioni e dei contesti nel plasmare la nostra comprensione delle opere. Aranberri ci invita a vedere l’arte non come un’entità isolata, ma come parte di un complesso sistema di relazioni, dove ogni elemento contribuisce al significato complessivo.
In questo modo, la mostra non solo sfida le convenzioni tradizionali, ma apre nuove possibilità di interpretazione e comprensione dell’arte contemporanea.

L'intervento intende emulare il contesto istituzionale di una retrospettiva di alcuni dei progetti più rilevanti dell'artista basco, evocati attraverso delle rielaborazioni dei testi di sala originali e alcuni disegni planimetrici. Lì dove la planimetria riporta la presenza di un oggetto d'arte, però, lo spettatore si ritrova davanti un corpo vegetale: la mostra/installazione ragiona quindi sulla triangolazione tra pubblico, opera e contesto, con particolare attenzione nei confronti delle narrative e dell'immaginario che avvolgono l'opera e contribuiscono a modellarne la percezione.

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