Giardini di seta. Tessuti, abiti e botanica del territorio lariano
MOSTRA
11 Luglio–11 Ottobre 2015
FAR – Villa Sucota, Villa Bernasconi
Tessuti e botanica, seta e giardini, abiti e fiori sono stati il filo conduttore della mostra Giardini di seta. Tessuti, abiti e botanica del territorio lariano, organizzata dalla Fondazione Antonio Ratti (FAR) e dal Comune di Cernobbio.
La mostra, a cura di Margherita Rosina e Francina Chiara, allestita a Villa Sucota di Como e a Villa Bernasconi di Cernobbio, ha esplorato il tema del rapporto tessuto-botanica dal Settecento ai giorni nostri attraverso i diversi aspetti della decorazione floreale. Le bellezze naturali del territorio lariano, i parchi e i giardini affacciati sul lago sono stati da sempre un soggetto molto amato da creativi e artisti, che nei secoli vi hanno attinto suggestioni continue e l'industria serica che si è sviluppata a Como dalla fine dell'Ottocento non si è sottratta a questa fascinazione.
I tessuti floreali provenienti dalle collezioni della Fondazione Antonio Ratti, da importanti collezioni private e dagli archivi storici delle industrie seriche lariane sono stati esposti lungo un percorso suddiviso in "stanze" tematiche; nella prima parte della mostra: sete barocche lionesi in cui si intrecciano fiori e elementi architettonici, aerei taffetas decorati con tralci di rose o di bacche, cotoni per arredamento con realistici trionfi floreali della seconda metà dell'Ottocento.
La seconda parte della mostra è stata dedicata ai tessuti del Novecento, secolo che segna lo sviluppo delle seterie comasche, fornitrici dell'Alta Moda e del prêt-à-porter italiano e francese. Nelle sezioni in mostra stoffe con temi legati ai prodotti dell'orto o decorate con erbe officinali, mentre un intero salone preventava abiti e tessuti ispirati alle rose, uno dei più amati dalla decorazione tessile di ogni epoca. Ai tessuti erano accostati abiti collegati al tema, che per la parte novecentesca sono stati scelti per rappresentare l'Alta Moda italiana, da Biki a Capucci, Ferré, Valentino, l'Haute Couture parigina con Dior e Yves Saint Laurent, e il prêt-à-porter internazionale con Ken Scott e Leonard.
Per la prima volta è stata presentata al pubblico una selezione di tavole dall'erbario Fabani, prestato dalla Fondazione Centro Studi Nicolò Rusca di Como: una straordinaria collezione di circa 3000 tavole di erbe e piante raccolte a cavallo tra Otto e Novecento da Giuseppe Fabani, medico condotto di Cernobbio.
In mostra anche alcune opere di arte contemporanea di artisti che hanno frequentato lo CSAV - Artists' Research Laboratory della Fondazione Antonio Ratti: un ulteriore modo di raccontare come il tema botanico possa essere fonte di ispirazione per la creazione artistica.
Un nutrito programma di iniziative collaterali legate al verde, all'arte e ai tessuti, con il coinvolgimento di istituzioni del territorio, ha affiancato lo svolgimento della mostra.