Marina Abramovic
Artist body/ Public Body
CONFERENZA
30 Giugno 2001
Spazio Culturale Antonio Ratti
Marina Abramovic
Artist body/ Public Body
Marina Abramović ripercorre la sua carriera in rapporto alle sue influenze artistiche e all'esperienza di vita vissuta. Parlando della scelta della performance come medium privilegiato, dell’importanza del rapporto con il pubblico e delle energie che esso genera, dei limiti fisici e mentali che la performance sfida e delle relazioni tra le culture, l’artista traccia un percorso lineare dal punto di vista cronologico, ma caratterizzato da continue rotture e cambi di direzione. L’evoluzione della sua ricerca mira a rendere la performance sempre più assimilabile a un’esperienza di vita reale, capace quindi di agire sull’intimo dello spettatore e di trasporre la sfera del privato in un contesto pubblico.
Marina Abramović (Belgrado, Serbia, 1946) vive e lavora a New York. È un artista attiva sin dall’inizio degli anni Settanta nel campo della performance. Il suo lavoro esplora le relazioni tra l'artista e il pubblico, e il contrasto tra i limiti del corpo e le possibilità della mente. Abramovic lavora con una varietà di media ed è conosciuta in particolare attraverso la performance, un’azione prestabilita o casuale che l’artista compie mettendo in gioco il proprio corpo. Tra il 1976 e il 1988, Abramović ha collaborato con l’artista tedesco Ulay, insieme hanno dato vita a una serie di performance che esplorano le polarità maschile-femminile, attivo-passivo attraverso l'esecuzione di azioni ripetitive, estenuanti e spesso dolorose. Abramović ha continuato a lavorare in modo indipendente creando performance che un sempre maggiore coinvolgimento dello spettatore.
Abramović è stata premiata con il Leone d'oro per miglior artista alla Biennale di Venezia del 1997 e nel 2008 con la Austrian Commander Cross per il suo contributo alla storia dell'arte.